Il Ticino ha realmente bisogno di profili in arrivo dall’estero? Se sì, di quali esattamente, ed essi si andrebbero ad aggiungere ai lavoratori già assunti o sarebbero del personale in più?
Domande a cui ha provato a rispondere l’indagine SkillMatchSurvey-Ticino su profili in ingresso, competenze e formazione dei lavoratori nelle aziende ticinesi, condotta dal Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI e dalla Divisione della formazione professionale (DFP) del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS).
Ecco cosa è emerso
Sei su dieci nuovi assunti vanno a sostituire personale già esistente (e si parla di “nuovi assunti” senza fare distinzioni fra residenti, frontalieri o nuovi permessi B). Ciò significa che in 4 casi su 10, ovvero il 40%, sono posti nuovi che vengono creati.
E di questi, uno rappresenta un profilo professionale nuovo, che viene introdotto in azienda per la prima volta. È qui che c’è possibilità di inserirsi, se si hanno le capacità giuste!
In Svizzera, come si è sempre detto, si riesce a trovare lavoro se si hanno delle capacità e se si mette in campo voglia di lavorare , lo ha sempre spiegato anche Lambrenedetto XVI (guarda un video dove ne parla). E lo conferma anche l’indagine citata: “Formazione professionale e formazione universitaria sono le più richieste ai lavoratori in ingresso nel mercato del lavoro ticinese; inoltre, indipendentemente da taglia e settore di appartenenza dell’azienda, le competenze soft sono imprescindibili per chi si candida ad un posto di lavoro”.
Quali sono i campi dove cercare?
“I nuovi profili professionali riguardano soprattutto le professioni specialistiche e più qualificate“, ha spiegato lo studio.
Le aziende ticinesi faticano a reperire la metà dei lavoratori che cercano, perchè non vi sono candidati o perchè essi non hanno le competenze necessarie. Possibile? Può apparire strano, ma a affermarlo sono referenti autorevoli come la SUPSI e il DECS.
In particolare, si segnala una mancanza di personale nell’informatica e nella comunicazione e nella sanità e nei servizi sociali.
Ecco dove spesso le ditte ticinesi vanno a cercare personale dall’estero!
Una opinione su "Un’indagine di SUPSI e DECS svela in che ambiti cercare lavoro"