Durante il periodo di lockdown prolungato in quasi tutta Europa e non solo a causa del Coronavirus, era possibile per i cittadini italiani recarsi in Svizzera solamente per lavoro, esibendo il permesso di lavoro G.
Per quanto concerne i cittadini svizzeri, essi potevano entrare in Italia solo se per lavoro, con relativa autocertificazione. Era garantito il transito di chi, trovandosi in Italia o dovendovi andare per lavoro, è residente (svizzero, permesso B o C).
Dal 3 giugno l’Italia ha riaperto in modo unilaterale i confini. Ciò significa che i cittadini svizzeri possono recarsi in Italia per qualsiasi motivo, tranne uno. È infatti possibile incontrare parenti, amici e partner, frequentare bar e ristoranti, andare dal parrucchiere, trascorrere le vacanze.
L’unico vincolo è che non è possibile fare acquisti in Italia, dunque i numerosi svizzeri che vi si recano a fare la spesa non possono.
Dal 15 giugno invece verranno tolte le restrizioni relative ai confini, non solo con l’Italia ma anche con i paesi UE e con la Gran Bretagna. Ciò significa che gli svizzeri potranno recarsi senza più vincoli in Italia (potendo quindi anche tornare a fare la spesa) e lo stesso varrà per i cittadini che risiedono in Italia: potranno venire sul suolo svizzero per incontrare parenti, amici, partner, frequentare attività economiche, trascorrere le ferie.